Oggi, in una parte remota delle Ande cilene, è stato inaugurato con una cerimonia ufficiale l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). Questo evento segna il completamento di tutti i principali sistemi del telescopio gigante e il passaggio formale da un progetto di costruzione a un vero e proprio osservatorio. ALMA è una partnership tra Europa, Nord America e Asia orientale in collaborazione con la Repubblica del Cile.
ALMA è in grado di osservare l'Universo rilevando la luce invisibile all'occhio umano e ci mostrerà dettagli mai visti prima sulla nascita di stelle, galassie neonate nell'Universo primordiale e pianeti che si uniscono intorno a soli lontani. Scoprirà e misurerà anche la distribuzione delle molecole, molte essenziali per la vita, che si formano nello spazio tra le stelle.
I tre partner internazionali di ALMA hanno accolto oggi più di 500 persone presso l'Osservatorio ALMA nel deserto cileno di Atacama per celebrare il successo del progetto. L'ospite d'onore è stato il presidente del Cile, Sebastián Piñera.
In onore dell'inaugurazione ufficiale di ALMA, è uscito questo film, intitolato ALMA — Alla ricerca delle nostre origini cosmiche:
Il presidente del Cile, Sebastián Piñera, ha dichiarato: “Una delle nostre numerose risorse naturali è lo spettacolare cielo notturno del Cile. Credo che la scienza abbia contribuito in modo vitale allo sviluppo del Cile negli ultimi anni. Sono molto orgoglioso delle nostre collaborazioni internazionali in astronomia, di cui ALMA è l'ultimo e il più grande risultato.”
Il Direttore di ALMA, Thijs de Graauw, ha espresso le sue aspettative per ALMA. “Grazie agli sforzi e alle innumerevoli ore di lavoro di scienziati e tecnici della comunità ALMA in tutto il mondo, ALMA ha già dimostrato di essere il telescopio millimetrico/submillimetrico più avanzato esistente, sminuendo qualsiasi altra cosa che avevamo prima. Non vediamo l'ora che gli astronomi sfruttino tutta la potenza di questo straordinario strumento'.
L'osservatorio è stato concepito come tre progetti separati in Europa, Stati Uniti e Giappone negli anni '80 e fuso in uno negli anni '90. La costruzione è iniziata nel 2003. Il costo totale di costruzione di ALMA è di circa 1,4 miliardi di dollari.
Le antenne dell'array ALMA, cinquantaquattro antenne paraboliche da 12 metri e dodici più piccole da 7 metri, lavorano insieme come un unico telescopio. Ogni antenna raccoglie le radiazioni provenienti dallo spazio e le focalizza su un ricevitore. I segnali delle antenne vengono poi riuniti ed elaborati da un supercomputer specializzato: il correlatore ALMA. Le 66 antenne ALMA possono essere disposte in diverse configurazioni, dove la distanza massima tra le antenne può variare da 150 metri a 16 chilometri.
Fonte: QUELLO