Una missione nello spazio profondo sta per tirare un ' atto di fuga ,' fino a metà febbraio, quando il Solar Orbiter dell'Agenzia spaziale europea (affettuosamente noto come 'SolO' ai controllori di missione) fa un passaggio cruciale dietro il Sole.
L''occultazione' vista dal nostro punto di osservazione terrestre è prevedibile. I controllori di missione dell'ESA si sono preparati per la fase di blackout con settimane di anticipo, caricando i comandi su Soltanto per consentire al veicolo spaziale di operare autonomamente se necessario. Il Sole genera molto rumore nello spettro radio e il passaggio ravvicinato di SolO ridurrà la velocità di trasmissione da 255 bit al secondo fino a un misero 7,8 bit al secondo, più lento del modem più lento nell'era dial-up.
La posizione di SolO rispetto alla Terra nel febbraio 2021. Credito: ESA
Lanciato in cima un razzo Atlas V della United Launch Alliance dalla stazione dell'aeronautica di Cape Canaveral (ora Space Force) poco più di un anno fa, il 10 febbraions, SolO sta facendo un altro tuffo ad anello verso il sole.
Una vista eclittica perpendicolare di SolO rispetto al Sistema Solare interno. Credito: ESA
Il orbita di SolO fa diversi passaggi vicino a Venere per posizionarlo gradualmente in un'orbita inclinata attorno al Sole, permettendogli di effettuare osservazioni delle sfuggenti regioni polari della nostra stella ospite. Con una missione primaria di sette anni, SolO ha raggiunto il suo primo perielio 0,46 unità astronomiche (AU) (48 milioni di miglia o 77 milioni di chilometri) dal Sole il 15 giugno 2020. Alla fine, tale distanza si ridurrà a soli 0,28 AU (26 milioni di miglia o 42 milioni di chilometri) dal Sole, all'interno di l'orbita di Mercurio. Le operazioni di scienze primarie per SolO inizieranno nell'ottobre 2021.
Obiettivi: Abbiate il coraggio di toccare il sole
Da questo punto di vista ravvicinato, SolO effettuerà misurazioni del nascente vento solare che si ritiene provenga dalle profondità della fotosfera, oltre a misurazioni precise della corona solare e dell'eliosfera interna. Per fare ciò, SolO deve resistere a temperature ardenti che vanno fino a 1.076 gradi Fahrenheit (580 gradi Celsius), il tutto mentre effettua utili osservazioni scientifiche. Lo farà sbirciando attraverso i deflettori tagliati in uno scudo termico spesso 15 pollici. Lo scudo è rivestito con fosfato di calcio nero per 'sconfiggere il calore'. Il rivestimento è in realtà un materiale antico utilizzato anche per realizzare pitture rupestri decine di migliaia di anni fa durante il Paleolitico superiore, un esempio di materiale antico che ora trova un nuovo spazio Applicazione dell'età.
SolO in preparazione per il lancio, con lo scudo termico e le aperture dello strumento visibili. Credito: ESA
La missione finora ha percorso i primi 7.500 km (4.660 mi) passa vicino a Venere il 27 dicembre 2020, ha volato attraverso le code di ioni e gas della cometa C/2019 Y4 ATLAS nel maggio-giugno del 2020 e ha rilasciato il suo prima immagine solare la scorsa estate a luglio 2020.
Successivamente, SolO effettuerà un secondo sorvolo di Venere il prossimo agosto, entro pochi giorni dal completamento della missione BepiColombo dell'ESA, diretta a Mercurio. Il singolo sorvolo della Terra di SolO a 283 miglia (455 km) di distanza arriverà entro la fine dell'anno il 27 novembre 2021.
SolO scatta un ritratto planetario del sistema solare interno. Credito: ESA/SolO
Appello per la missione solare
SolO si unisce alla sonda Parker Solar della NASA e al veicolo spaziale STEREO A in orbita solare eliocentrica, oltre alla venerabile missione congiunta ESA/SOHO nel punto di Lagrange L1 verso il sole, tutti tenendo sotto controllo la nostra stella ospite. In orbita terrestre, anche il Solar Dynamics Orbiter della NASA, il Proba-2 dell'ESA e l'Hinode della JAXA continuano a seguire il Sole.
Seguire l'attività solare e comprendere la nostra stella ospite è vitale, poiché le missioni di Artemide per riportare gli umani sulla Luna iniziano a funzionare. Il corrente Ciclo solare numero 25 pone anche un curioso enigma, e la giuria è ancora in dubbio se sarà una fase poco brillante come gli ultimi due cicli precedenti, o un over-performer di proporzioni storiche.
Qualunque cosa il futuro possa riservare, SolO sarà a portata di mano dopo che sarà riemerso da dietro il Sole, un testimone delle vicende della nostra tempestosa stella ospite.
Immagine principale: un'impressione artistica di SolO. ESA/ATG Medialab