Terra Cimmeria regione di Marte dove è stata rilevata l'aurora. Credito immagine: ESA. Clicca per ingrandire.
La sonda spaziale Mars Express dell'ESA ha rilevato per la prima volta un'aurora su Marte. Questa aurora è di un tipo mai osservato in precedenza nel Sistema Solare.
Le osservazioni dello strumento SPICAM (SPectroscopy for the Investigations and the Features of the Atmosphere on Mars) effettuate l'11 agosto 2004, hanno rivelato emissioni luminose ora interpretate come un'aurora.
Le aurore sono spettacoli spettacolari spesso osservati alle più alte latitudini della Terra. Sul nostro pianeta, così come sui pianeti giganti Giove, Saturno, Urano e Nettuno, si trovano ai piedi delle linee del campo magnetico planetario vicino ai Poli e sono prodotti da particelle cariche ? elettroni, protoni o ioni? precipitando lungo queste linee.
Le aurore sono state osservate anche sul lato notturno di Venere, un pianeta senza campo magnetico intrinseco (planetario). A differenza della Terra e dei pianeti giganti, le aurore venusiane appaiono come macchie luminose e diffuse di varia forma e intensità, a volte distribuite sull'intero disco planetario. Le aurore venusiane sono prodotte dall'impatto di elettroni originati dal vento solare e precipitanti nell'atmosfera notturna.
Come Venere, Marte è un pianeta senza campo magnetico intrinseco. Alcuni anni fa è stato suggerito che i fenomeni aurorali potrebbero esistere anche su Marte. Questa ipotesi è stata rafforzata dalla recente scoperta del Mars Global Surveyor di anomalie magnetiche crostali, molto probabilmente i resti di un vecchio campo magnetico planetario.
SPICAM ha rilevato emissioni luminose nell'emisfero australe su Marte, durante le osservazioni notturne. La dimensione totale della regione di emissione è di circa 30 chilometri di diametro, forse di circa 8 chilometri di altezza. Mentre l'emissione rilevata è tipica per il giorno, deve indicare l'eccitazione dell'alta atmosfera da parte di flussi di particelle cariche? probabilmente elettroni? se osservato durante la notte.
Analizzando la mappa delle anomalie magnetiche crostali compilata con i dati di Mars Global Surveyor, gli scienziati hanno osservato che la regione delle emissioni corrisponde all'area in cui è localizzato il campo magnetico più forte. Questa correlazione indica che l'origine dell'emissione di luce è in realtà un flusso di elettroni che si muovono lungo le linee magnetiche della crosta ed eccitano l'atmosfera superiore di Marte.
Le osservazioni di SPICAM forniscono per la prima volta una visione chiave del ruolo del campo magnetico crostale marziano nella produzione di strutture magnetiche originali simili a cuspidi. Tali strutture concentrano i flussi di elettroni in piccole regioni dell'atmosfera marziana. Alla fine, inducono la formazione di aurore altamente concentrate il cui meccanismo di formazione ? un'emissione localizzata controllata da anomalie nel campo magnetico della crosta ? è unico nel Sistema Solare.
Fonte originale: Comunicato stampa dell'ESA