Il nuovissimo modulo Columbus dell'ESA installato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dall'equipaggio dell'STS-122 la scorsa settimana sta iniziando una prima serie di esperimenti biologici. Questo primo esperimento mette alla prova la reazione della crescita delle radici in diversi stati gravitazionali. Di particolare interesse è il modo in cui le radici dei semi si sviluppano nello spazio rispetto alle condizioni terrestri. Questo ha ovvie applicazioni per la coltivazione di piante nello spazio, alla base della scienza agraria in alcuni degli ambienti più estremi e impegnativi che l'uomo sperimenterà.
Oggi ha visto il primo esperimento in assoluto sul Columbus Module dell'ESA a bordo della ISS. L'astronauta europeo Léopold Eyharts ha attivato l'esperimento Waving and Coiling of Arabidopsis Roots at Different g-levels (WAICO), confrontando due tipi di semi di arabidopsis (uno selvatico e uno geneticamente modificato) in condizioni di gravità da zero a una gravità terrestre (o 1G ). Il seme di arabidopsis deriva dallaArabidopsis thalianapianta che si adatta molto bene in spazi ristretti e prospera in ambienti ostili.
L'esperimento WAICO durerà dai 10 ai 15 giorni e i semi germogliati verranno restituiti dalla missione STS-123 Space Shuttle il cui lancio è previsto per il 11 marzo quindi i risultati possono essere analizzati. Durante tutto l'esperimento, utilizzando la nuovissima attrezzatura “Biolab” (nella foto), la telemetria avanzata del Columbus Module trasmetterà video in tempo reale sullo sviluppo dei semi agli scienziati dell'ESA in Germania.
Verrà esaminato lo sviluppo della crescita delle radici; in particolare la quantità di 'ondeggiamento' e 'avvolgimento' che si verifica come reazione a diverse condizioni di gravità. Questi esperimenti aiuteranno anche i metodi di coltivazione terrestre, offrendo agli agricoltori l'opportunità di ottimizzare le condizioni di crescita delle piante.
Fonte: QUESTO