
[/didascalia]
A circa 2.000 anni luce di distanza, nella costellazione del Cigno (il Cigno), si trova Sharpless 2-106 (dopo Stewart Sharpless che ha messo insieme il catalogo nel 1959), il luogo di nascita di un futuro ammasso stellare.
Due recenti versioni di immagini – di Subaru e Gemini – mostrano i loro nuovi set di filtri e capacità di immagine; rivelano anche la straordinaria bellezza del processo lungo un milione di anni del nascita di una stella .
Sharpless 2-106 (Osservatorio Gemelli/AURA)
Il set di filtri fa parte del toolkit Gemini Multi-Object Spectrograph (GMOS) e include quelli centrati sulle linee nebulari di ossigeno doppiamente ionizzato ([OIII] 499 nm), zolfo singolarmente ionizzato ([SII] 672 nm), elio (HeII 468 nm) e idrogeno alfa (Hα 656 nm). I filtri sono tutti a banda stretta e vengono utilizzati anche per studiare nebulose planetarie e gas eccitati in altre galassie.
La nebulosa a forma di clessidra (bipolare) nella nuova immagine Gemini è un vivaio stellare composto da gas incandescente, plasma e polvere che disperdono la luce. Il materiale avvolge una stella natale di grande massa ritenuta la principale responsabile della forma a clessidra della nebulosa a causa dei venti ad alta velocità (più di 200 chilometri al secondo) che espellono materiale dalla stella in formazione nel profondo. La ricerca indica anche che molti oggetti substellari si stanno formando all'interno della nube e potrebbero un giorno tradursi in un ammasso di 50-150 stelle in questa regione.
Le dimensioni fisiche della nebulosa sono lunghe circa 2 anni luce e larghe 1/2 anno luce. Si pensa che la sua stella centrale possa essere fino a 15 volte la massa del nostro Sole. La formazione della stella probabilmente è iniziata non più di 100.000 anni fa e alla fine la sua luce si libererà dalla nuvola avvolgente quando inizierà la vita relativamente breve di una stella massiccia.
Per questa immagine dei Gemelli sono stati combinati quattro colori come segue: Viola – filtro HeII; Blu – filtro [SII]; Verde – Filtro [OIII]; e filtro Rosso – Hα.
Sharpless 2-106 (Copyright Subaru Telescope, National Astronomical Observatory of Japan. Tutti i diritti riservati)
L'immagine del Subaru Telescope è stata realizzata combinando immagini scattate attraverso tre filtri a banda larga per il vicino infrarosso, J (1,25 micron), H (1,65 micron) e K' (2,15 micron).
Fonti: Osservatorio Gemelli , NAOJ